La città di Napoli è stata per secoli cenacolo di musicisti che vi giungevano da diverse parti d’Italia e d’Europa. In particolar modo i due secoli di dominazione spagnola e la successiva dominazione austriaca alimentarono un’intensa circolazione di musica e musicisti tale da far nascere e accrescere la fama di Napoli quale capitale musicale. La scena musicale napoletana era animata sia dai teatri che dalle numerosissime istituzioni religiose. Molteplici quindi le occasioni di impiego, sacre e profane, per musicisti stranieri e artisti locali.
I dati delle recenti ricerche di studiosi delle fonti d’archivio napoletane forniscono un inedito spaccato della vita musicale napoletana attraverso il reperimento di molti documenti rintracciabili nella documentazione degli archivi cittadini e attraverso lo spoglio di cronache e gazzette da cui emergono numerosi dati relativi alle diverse figure artistiche che circolavano fra i teatri cittadini di S. Bartolomeo, Fiorentini e Nuovo, fra le Cappelle di Palazzo, di San Gennaro e dell’Annunziata oltre alle innumerevoli piccole o grandi compagini che facevano capo a chiese, monasteri, confraternite e congregazioni. Solo l’analisi, l’attenta lettura e il confronto fra fonti antiche e recenti permette la ricostruzione delle vicende artistiche e biografiche di decine e decine di musicisti celebri o sconosciuti.
L'idea del progetto scaturisce dalla difficoltà riscontrata dagli stessi autori nel comparare le numerose fonti edite oggi a disposizione. Da qui la necessità di creare uno strumento informatico che permetta di far dialogare i dati delle fonti d'archivio oggetto di tante autorevoli pubblicazioni. Il database “Musico Napolitano” si propone dunque di mettere in relazione le molteplici informazioni riguardanti i professionisti dello spettacolo attivi a Napoli, emersi dallo spoglio di fonti di diversa natura quali cronache, documenti contabili, atti notarili, documentazione interna alle istituzioni, corrispondenza etc., utili a ricostruire i percorsi biografici e le carriere di artisti noti e meno noti, utili a definire le carriere dei professionisti della musica. La creazione di un indice di semplice consultazione e in continua fase di aggiornamento, rappresenta la possibilità di beneficiare di una banca dati con indicazioni biografiche più circostanziate su ciascun nominativo, permettendo di osservare anche la presenza e l’integrazione dei musicisti nel tessuto urbano e la mobilità di essi sulla scena musicale partenopea.
Nelle ‘maestranze’ oggetto d’indagine sono intese tutte quelle persone coinvolte nelle diverse realtà musicali: non solo i musicisti in senso stretto (cantanti, suonatori, maestri di cappella), ma anche tutti quei nomi di professioni legate al mondo dello spettacolo (librettisti, impresari, scenografi, ballerini), che si rivelano importanti anelli per la ricostruzione del tessuto spettacolare e musicale partenopeo.
Volutamente non sono presenti limiti temporali, tuttavia i secoli di riferimento saranno in prima istanza il XVII e il XVIII. Il database potrà in seguito accogliere informazioni relative anche a secoli precedenti o posteriori.
Lo strumento di ricerca “fuzzy” permetterà di ottenere risultati nonostante la differente ortografia dei nomi presente nelle fonti archivistiche.
Le informazioni sono classificate in diversi indici comprendenti la trascrizione del nominativo (così come compare nella fonte), il nome standard, le istituzioni, il ruolo svolto dall'artista etc.
Il database è gestito dal punto di vista scientifico da un comitato editoriale. La banca dati prevede l’immissione online dei dati, pertanto la partecipazione di collaboratori anche geograficamente lontani è assai agevole. Ogni studioso desideroso di contribuire riceverà, dopo l’approvazione del comitato editoriale, un codice d’accesso per poter inserire nuovi dati. Il comitato editoriale è composto da Angela Fiore e Claudio Bacciagaluppi, la realizzazione informatica è di Rodolfo Zitellini.